DATA/PERIODO: seconda metà XIX sec.
MISURE: larghezza: 24 cm, lunghezza: 24 cm, altezza: 26 cm.
MATERIALE: ottone, vetro, rame, ferro.
INVENTORE: Leopoldo Nobili.
N°INVENTARIO: 641
Il galvanometro ideato da Leopoldo Nobili è l’evoluzione del galvanometro semplice. Al posto di un singolo ago ce ne sono due, i quali formano il cosiddetto "sistema astatico". I due aghi sono posti sullo stesso asse con orientazioni opposte e sono sostenuti da un filo di seta. L’ago inferiore si trova all’interno della bobina percorsa dalla corrente incognita, l’altro, quello superiore, funge da indice sopra un disco di rame, sul quale è incisa una scala graduata.
I campi magnetici esterni, compreso il campo magnetico terrestre, producono sugli aghi due coppie di forze con momenti opposti e con lo stesso modulo, di conseguenza il loro effetto sarà praticamente nullo. L’unico campo magnetico che farà ruotare gli aghi sarà quello prodotto dalla corrente che percorre la bobina.
Questo galvanometro ha un’elevata sensibilità, dell’ordine del μA, e per questo motivo è il disco di rame su cui è incisa la scala a creare un efficace sistema smorzante: le oscillazioni dell’ago magnetico sopra questo disco metallico inducono delle correnti che, per la legge di Lenz, producono un effetto frenante sull’ago stesso.
Oltre che per la determinazione quantitativa dell'intensità di corrente che circola in un circuito dalla lettura dell'angolo di deflessione, il galvanometro poteva anche essere utilizzato per rilevare il semplice passaggio di corrente: la deviazione dell'ago calamitato permetteva di dare un giudizio in merito.
Disegno tratto da testo antico.