Areometro di Nicolson

 

DATA/PERIODO: seconda metà XVIII secolo
MISURE: lunghezza: 27.5 cm, larghezza: 6 cm, altezza: 5cm
MATERIALE: cuoio, vetro, ottone, ferro, feltro
N° INVENTARIO: 606

 

Questo areometro è stato ideato dal medico e fisico inglese W. Nicholson (1753-1815). Egli, non solo inventore ma anche giornalista scientifico, pubblicò, nel 1785, un articolo su questo nuovo strumento. Gli areometri erano comunque già noti alla Scuola Alessandrina. 

L’areometro di Nicholson è un apparato galleggiante utilizzato per la misurazione del peso specifico relativo di un corpo solido insolubile in acqua ed è un metodo alternativo rispetto alla bilancia idrostatica. Esso è composto da un cilindro cavo di latta, terminato da un cono al cui interno è presente del piombo. Quest’ultimo serve a zavorrare l’apparato, al fine di avere il centro di gravità al di sotto del centro di pressione;  ciò è necessario affinché l’equilibrio sia stabile. La parte superiore dello strumento termina in un’asta che sostiene un piatto, in cui sono posti dei pesi di una certa massa (in modo che l’aerometro si immerga nell’acqua fino ad un determinato punto) e il corpo del quale si cerca il peso specifico. Inoltre sull’asta vi è inciso un punto chiamato “punto di affioramento’’ che ha la funzione di indicare se cambia la porzione immersa dell’apparato.  

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Disegno tratto da. Ganot, "Trattato elementare di fisica", 1861, pag.67.

 

 

 

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