DATA/PERIODO: seconda metà XIX sec.
MISURE:
MATERIALE: legno, ferro, ottone, mercurio.
SCRITTE/FIRME:
N° INVENTARIO: 611
Nel barometro di Fortin (1750 - 1831), le innovazioni rispetto i precedenti barometri, riguardano soprattutto il serbatoio per il mercurio ed i dispositivi per la messa a punto dello strumento e per la lettura dell'altezza barometrica. Durante la misura, la superficie del mercurio posto nel serbatoio viene portata a sfiorare l'estremità inferiore di una punta di avorio che costituisce lo zero della scala, questa è incisa sul tubo di ottone che racchiude la canna di vetro.
Questa operazione di calibrazione permette di azzerare il livello di riferimento compensando le variazioni dovute ai cambiamenti di pressione e temperatura. La lettura dell’altezza barometrica si esegue mediante un cursore dotato di nonio (strumento 609), il cui bordo deve essere allineato con il menisco del mercurio presente nella canna.
Insieme all’elevata precisione, un’altra caratteristica non trascurabile di tale barometro è la sua trasportabilità: il mercurio è racchiuso in un serbatoio di pelle semipermeabile, e mediante un pistone a vite è possibile espellere l’aria dalla sua parte inferiore portando il liquido a riempire completamente la canna barometrica; questo permette di disporre lo strumento in qualsiasi posizione per l’eventuale trasporto.
Disegno antico preso da Ganot, 1861, pag 87