DATA/PERIODO: seconda metà XIX sec.
MISURE: lunghezza: 39 cm, larghezza: 20 cm, altezza: 41 cm.
MATERIALE: legno, vetro, ottone, ferro.
N° INVENTARIO: 508
La bilancia è uno strumento che serve a determinare la massa di una certa quantità di materia per confronto con un numero di masse campione o di riferimento dette impropriamente "pesi". La bilancia di precisione è una bilancia a giogo mobile nella quale tutti gli elementi caratteristici (giogo, fulcro, piatti, sistema di sospensione dei piatti e del giogo) sono curati nei minimi dettagli al fine di ottenere un’elevata sensibilità a scapito di una minore portata massima rispetto alle bilance ordinarie.
La misura statica della massa richiede che si ponga l’oggetto da misurare su un piattello e che si cerchi di equilibrarlo con masse campione poste sull’altro. Quando le oscillazioni dell’indice, a vetro abbassato per evitare qualsiasi perturbazione dovuta alle correnti d’aria, sono simmetriche rispetto alla tacca centrale, la massa incognita è uguale a quella delle masse campione.
La grande sensibilità della bilancia, dell’ordine di 1 mg, fa si che la misura risenta anche delle più piccole imperfezioni di costruzione; è impossibile eliminare le minime differenze di massa fra i due piattelli e di lunghezza fra i due bracci. Per eliminare questi errori si può ricorrere al metodo di Gauss o della doppia pesata.
Per evitare l'accumulo di polvere, sporcizia e umidità, quando la bilancia non è utilizzata o per il suo spostamento all'interno del laboratorio, giogo, piatti e indice vengono riposti, smontati, in appositi vani ricavati all'interno del cassetto, al cui interno trova posto anche il corredo di masse campione in lamina di platino, come emerge dalle fonti.
Disegno antico tratto da: Ganot, "Trattato elementare di fisica sperimentale ed applicata e di metereologia", 1861, pag. 30, figura 24.
