Macchina di Atwood

DATA/PERIODO: seconda metà XIX sec.

MISURE: larghezza: 40 cm, lunghezza: 45 cm, altezza: 226 cm.

MATERIALE: legno, ottone, ferro.

N° INVENTARIO: 759

 

La macchina di Atwood è stata inventata nel 1784 da George Atwood per dimostrare le leggi del moto uniformemente accelerato. 

Sopra una colonna di legno sono montati un tribometro, uno strumento formato da una carrucola e due coppie di ruote di ottone interconnesse, con la funzione di ridurre gli attriti meccanici, e un cronometro a pendolo. Sulla carrucola passa un filo di seta inestensibile a cui sono agganciati due cilindri di ottone di uguale massa M, in equilibrio, ed è inoltre possibile agganciare a uno dei due cilindri una massa addizionale m. Lungo la colonna è inoltre fissata una scala graduata che comprende anche due traguardi mobili, che servono a fermare la caduta dei gravi.

Sincronizzando la partenza dei corpi con il cronometro si possono stabilire gli spazi x percorsi e il tempo di percorrenza t di questi spazi, dimostrando che il sistema si muove con accelerazione a=mg/(2M+m), minore rispetto all'accelerazione di gravità g con cui si muoverebbe il grave libero dall'azione delle altre masse, perciò è possibile studiare il rapporto tra forza peso, massa e accelerazione.

Inoltre si può usare uno dei due traguardi per sganciare nel corso della caduta la massa addizionale, quindi sul sistema formato dai due cilindri la somma delle forze esterne risulta nulla, perciò essi procedono di moto rettilineo uniforme con la velocità che hanno acquisito nel corso del moto accelerato, dunque lo strumento permette di studiare anche questo parametro e di dimostrare la prima legge della dinamica (principio di inerzia).

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Disegno antico tratto da Ganot, "Trattato elementare di fisica", 1861, pag. 36. 

 

 

 

 

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