Strumenti per tarare i termometri

DATA/PERIODO:  seconda metà XIX sec.
MISURE:
strumento di ottone: lunghezza: 12 cm, larghezza: 12 cm, altezza: 38 cm,

strumento di ferro: lunghezza: 15 cm, larghezza: 15 cm, altezza: 26 cm,

MATERIALE: ottone, ferro.
N° INVENTARIO: 509

 

I due strumenti servono per tarare i termometri allo 0 °C e a 100 °C. Il vaso a destra serviva per la determinazione del punto di fusione dell’acqua distillata; la stufa di Regnault a sinistra, serviva per la determinazione del punto di ebollizione.

L’apparecchio di ottone, ideato da Gay Lussac e perfezionato da H.V. Regnault, viene utilizzato per la taratura del termometro, segnando il punto fisso superiore, ovvero la temperatura di ebollizione dell’acqua distillata.

Si riempie la caldaia inferiore con l’acqua, la si porta ad ebollizione e si pone il termometro da tarare all’interno del recipiente, con il bulbo immerso nel vapore, sospeso sulla superficie dell’acqua bollente.  In corrispondenza del livello raggiunto dal liquido del termometro verrà marcato il punto fisso superiore che, alla pressione barometrica di un’atmosfera, vale rispettivamente 100°C, 212°F e 80° nella scala Réaumur. Un manometro ad aria libera viene utilizzato per garantire che la pressione rimanga costante durante il processo.

034   Stufa di Regnault 

 

Disegno tratto da testo antico.

 

declinazione

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