DATA/PERIODO: seconda metà del XIX sec.
MISURE: larghezza: 4.2 cm, altezza: 4.7 cm.
MATERIALE: legno
SCRITTE/FIRME: Robert Wilhelm Bunsen
N° INVENTARIO: 770
I fotometri sono apparecchi che, mettendo a confronto due sorgenti luminose, permettono di calcolare la luminosità di una delle due quando si conosca il valore dell’altra.
Se si fa cadere una goccia d’olio su un foglio di carta e lo si pone di fronte ad una sorgente luminosa, la macchia apparirà scura se osservata dalla parte di provenienza della luce, chiara se guardata dalla parte opposta; l’olio rende la carta traslucida e lascia filtrare una certa quantità di luce. Il più semplice dei due apparecchi qui illustrati, il fotometro di Bunsen, (Gottinga,1811 - Heidelberg, 1899) contiene al suo interno un telaio che regge un foglio di carta con una macchia di stearina al centro.
Se il foglio macchiato viene illuminato da due sorgenti luminose opposte di uguale intensità, la macchia non si noterà più. Si potrà allora calcolare il valore della luminosità incognita applicando questo principio: le intensità luminose di due sorgenti puntiformi che illuminano ugualmente uno schermo sono direttamente proporzionali ai quadrati delle rispettive distanze ( legge di Lambert).
Le misure ottenute in questo modo non sono molto precise perché sono condizionate da fattori dipendenti dall’osservatore.
Nel fotometro di Ritchie (1790 – 1837) i due fasci di luce provenienti dalle sorgenti da confrontare incontrano un prisma opaco, dipinto di bianco e ne illuminano le due facce ugualmente inclinate rispetto alla direzione di provenienza della luce. Guardando all’interno del tubo perpendicolare si regolano le distanze delle due sorgenti finchè lo spigolo C del prisma non è più visibile, segno che le due facce ricevono la stessa illuminazione. Non resta che applicare la legge di Lambert per calcolare l’intensità relativa di una delle due sorgenti rispetto all’altra.
Fotometro di Ritchie, a sinistra, e fotometro di Bunsen, a destra.
Disegno riguardante il funzionamento del fotometro di Ritchie, tratto da un testo antico.