Lanterna da proiezione

DATA/PERIODO: seconda metà del XIX sec. 
MISURE: larghezza: 57 cm, lunghezza: 29 cm, altezza: 35 cm
MATERIALE: ferro, legno, ottone, stoffa
N° INVENTARIO: 775

 

La lanterna da proiezione è costituita da una scatola in legno che contiene una sorgente luminosa, la cui luce viene riflessa da uno specchio concavo. L’immagine da proiettare viene collocata in un telaio tra la sorgente luminosa e la lente. Verso la metà dell’Ottocento la fiamma fu sostituita dall’arco voltaico, una scarica elettrica che emette una luce molto più intensa. Lo spioncino laterale, chiuso da una spessa lastra di vetro brunito,  permetteva all’operatore di guardare all’interno e di regolare la distanza fra i carboni, senza accecarsi. 

L’apparecchio è l’antenato del cinematografo ed è stato largamente usato fino agli inizi del XIX secolo, periodo di invenzione di quest’ultimo. All’inizio venne usato per creare meraviglia ed impaurire il pubblico, solo successivamente per scopi didattici. Nei primi modelli la fonte luminosa era garantita da una fiamma e quindi la macchina doveva essere provvista di fori per l’uscita dei fumi, i quali si possono ancora osservare in questo modello. 

 

 

 

 

lanterna e microscopio solare

Disegno tratto da testo antico che riporta in alto un microscopio solare e nella parte bassa una lanterna di proiezione.

declinazione

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