L'igrometro di Saussure, detto "a capello" rileva l'allungamento, variabile a seconda del grado di umidità, di un capello opportunamente sgrassato.
Per costruire la scala dello strumento, lo si deve porre sotto una campana insieme a sostanze avide di umidità come acido solforico concentrato o cloruro di calcio. L'aria in questa situazione risulterà praticamente priva di umidità: si assegnerà quindi il valore zero alla posizione dell'indice. Sostituendo poi la sostanza con una bacinella d'acqua, si renderà l'aria interna satura di vapore e alla nuova posizione dell'indice verrà dato il valore 100; la scala sarà quindi suddivisa in altrettanti intervalli.
Lo strumento indicherà il valore dell'umidità relativa percentuale dell'ambiente.
Considerando che i capelli non sono tutti uguali e che, come tutte le sostanze organiche, si alterano col passare del tempo, è ragionevole pensare che questo tipo di igrometro sia poco affidabile; conclusione a cui erano giunti, per via sperimentale, importanti fisici come Gay-Lussac, Melloni e Regnault.