DATA/PERIODO: seconda metà XIX sec.
MISURE: larghezza: 15.5 cm, lunghezza: 15.5 cm, altezza: 26 cm
MATERIALE: legno, vetro, mercurio, plastica, stoffa
N° INVENTARIO: 523
L’igrometro di Daniell è costituito da due sfere di vetro, unite da un tubo a due ripiegamenti, e due termometri, uno all’interno della prima sfera e uno all’esterno. La prima sfera viene riempita per due terzi di etere, che viene fatto bollire per riempire il sistema con il suo vapore, mentre la seconda è avvolta nella stoffa. Sulla seconda sfera vengono poi versate piccole quantità di etere che, evaporando, raffreddano il vapore all’interno portandolo a condensazione; ciò porta a una riduzione della pressione che permette all’etere nella prima sfera di evaporare ulteriormente. L’etere, evaporando, raffredda sia la sfera sia l’aria circostante fino a raggiungere la temperatura a cui il vapore acqueo, contenuto nell’aria stessa, condensa sulla sfera, formando un anello che circonda la superficie dell’etere. La temperatura indicata sul termometro interno in questo istante è detta temperatura del punto di rugiada, ovvero la temperatura di saturazione dell’aria. Prendendo in considerazione questa misurazione e la temperatura dell’ambiente, è possibile, consultando le tavole di Regnault, ricavare i corrispondenti valori di pressione di vapore, grazie ai quali si determina l’umidità relativa percentuale. Lo strumento tuttavia non fornisce dati precisi sia a causa dell’influenza dell’osservatore sull’ambiente, sia perché il termometro misura una temperatura leggermente superiore a quella del punto di rugiada, non potendo essere posizionato sulla superficie del liquido.
Disegno antico tratto da: Giordano, “Trattato elementare di fisica sperimentale e fisica terrestre”, 1862, pag. 357 figura 218.